Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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Tutto Ciò Che C'è da Sapere sul Luppolo

Tutto Ciò Che C'è da Sapere sul Luppolo

Il luppolo è diventato celebre come uno degli ingredienti chiave per la produzione di birra. Tuttavia, questa pianta racchiude molte altre interessanti proprietà. Proseguite la lettura per scoprire in che modo decenni di utilizzo olistico, combinati con i più recenti studi scientifici, abbiano fatto emergere i potenziali benefici offerti dal luppolo.

Cos'è il luppolo?

Il luppolo, o meglio, i fiori della pianta del luppolo, vengono usati soprattutto per produrre birra e sprigionano un caratteristico, e tanto apprezzato, sapore amaro. Ad ogni modo, queste semplici infiorescenze celano un potenziale inaspettato. L'interesse iniziale verso le qualità olistiche del luppolo non scaturisce dalla scienza moderna, bensì dalla sonnolenza dei lavoratori agricoli.

Infatti, secondo alcune testimonianze aneddotiche, gli influssi del luppolo furono notati inizialmente dai braccianti, che tendevano ad addormentarsi con una certa facilità mentre lavoravano nelle piantagioni di luppolo, sebbene tale pianta non risultasse particolarmente difficile da raccogliere, rispetto ad altre. Ovviamente, senza l'accesso a sofisticate attrezzature di laboratorio, non c'era modo di confermare le diverse ipotesi, ma i sospetti erano rivolti alla resina del luppolo.

Alla fine, si scoprì che gli agricoltori erano giunti molto vicini alla verità. Oggi, sappiamo che le proprietà soporifere del luppolo potrebbero, in parte, derivare da alcuni flavonoidi e terpeni, tra cui xantumolo, umulene e lupulina.[1] Analizzeremo queste molecole in modo più approfondito nei paragrafi successivi. Prima di tutto, però, scopriamo le nozioni più importanti relative al luppolo.

Da dove proviene il luppolo?

Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta rampicante perenne, originaria dell'Emisfero settentrionale. In particolare, i fiori degli esemplari femmina vengono utilizzati per produrre birra (una pratica che sembra abbia avuto inizio attorno al IX secolo).

Dopo una turbolenta scalata verso il successo (in passato venne definito “erbaccia nociva e maligna”), il luppolo è diventato un'importante coltura commerciale in Germania, Regno Unito, Stati Uniti e parte dell'Asia. Oggi, i produttori di birra utilizzano addirittura diverse varietà di luppolo, per modulare l'aroma ed il grado di amarezza di birre chiare e scure.

Influssi del luppolo sulla salute

La pianta di luppolo è conosciuta da secoli, ma le ricerche sulle sue possibili proprietà terapeutiche sono molto meno estese di quanto si possa immaginare. Di seguito, troverete una lista degli studi scientifici più rilevanti.

Disturbi del sonno

Gli effetti del luppolo sul sonno sono stati evidenziati inizialmente in forma aneddotica. Ma cosa dice la scienza al riguardo, ora che gli esperti sono in grado di esaminarne i fiori al microscopio?

Uno studio condotto nel 2021, a cui hanno partecipato 17 infermiere, ha rilevato che il consumo di birra analcolica influenza la latenza del sonno e la durata del sonno generale.[2] Secondo i ricercatori, i componenti chiave del luppolo agirebbero tramite il GABA, una rete di recettori e molecole neurochimiche collegata al sistema nervoso centrale.

Risultati analoghi sono emersi da un'indagine su alcuni studenti universitari, quando i ricercatori hanno confrontato gli effetti di 1, 2 e 11mg di estratto di luppolo rispetto ad un placebo.[3] Il gruppo che aveva ricevuto 2mg ha ottenuto i risultati migliori, associando il consumo di estratto di luppolo ad un ritmo circadiano più equilibrato. Questo aspetto è fondamentale per il benessere, poiché il ritmo circadiano aiuta l'organismo ad attenuare le ripercussioni negative causate dal sonno disturbato.

Alcuni scienziati ipotizzano che le qualità sedative del luppolo possano essere amplificate combinandolo con radice di valeriana.[4] Per il momento, non esistono prove sostanziali al riguardo, ed è necessario svolgere ulteriori “studi randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo”, per giungere a conclusioni definitive.

Ansia e depressione

Uno studio collaborativo, svolto nel 2017, ha esaminato l'impatto di integratori contenenti luppolo su soggetti adulti sani nell'ambito di uno studio pilota incrociato, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo.[5] Gli autori della ricerca intendevano scoprire se il luppolo fosse in grado di influenzare i “livelli di depressione, ansia e stress nei giovani adulti”. Dopo dieci settimane di osservazione, gli esperti hanno notato una diminuzione nei punteggi autodichiarati, relativi ai tre disturbi dell'umore. Il gruppo placebo ha invece riportato un notevole aumento dei livelli.

Salute del cuore

Lo xantumolo, uno dei flavonoidi citati in precedenza, è stato analizzato nel 2012, durante uno studio sulla salute del muscolo cardiaco.[6] L'indagine ha evidenziato che la molecola potrebbe svolgere un'azione “antiaggregante”, evitando l'accumulo di materiali dannosi nelle arterie. Sfortunatamente, le arterie ostruite rappresentano una delle principali cause di malattie cardiovascolari.

Menopausa

Alcune prestigiose università hanno collaborato insieme per analizzare l'impatto della 8-prenilnaringenina (un flavonoide presente nel luppolo) sulla menopausa, giungendo ad interessanti risultati. A quanto pare, questa molecola è un fitoestrogeno, ovvero un composto vegetale con una struttura chimica simile agli estrogeni.

Tra le 36 donne in menopausa esaminate, suddivise in gruppo di controllo e gruppo placebo, tutte hanno mostrato risultati simili dopo otto settimane.[7] Tuttavia, dopo la sedicesima settimana, le donne che avevano ricevuto 8-prenilnaringenina hanno riferito un miglioramento dei sintomi della menopausa. I dati raccolti sono quindi promettenti, ma è fondamentale svolgere nuovi studi per determinare l'entità dell'azione simil-estrogenica della 8-prenilnaringenina e gli effetti degli estratti di luppolo nel lungo periodo.

Effetti collaterali del luppolo

Innanzitutto, il luppolo sembra una pianta ben tollerata dall'essere umano, e con pochi effetti collaterali segnalati. Ad ogni modo, come nel caso di qualsiasi integratore alimentare, è importante consultare il medico prima di iniziare la somministrazione. Uno specialista potrà fornire consigli specifici ed aiutarvi a stabilire se l'assunzione di luppolo sia utile per le vostre esigenze fisiologiche.

In secondo luogo, gli effetti del luppolo maggiormente documentati sono quelli sedativi, quindi è opportuno valutare con attenzione quando e dove, assumere integratori a base di luppolo. Ad esempio, è meglio evitare di consumare luppolo prima di guidare o azionare macchinari pesanti. Precauzioni analoghe si applicano anche ai soggetti in attesa di essere sottoposti ad operazioni chirurgiche. Il luppolo può causare sonnolenza, interferendo con l'anestesia ed altri farmaci, quindi è preferibile interrompere l'assunzione di luppolo almeno due settimane prima dell'intervento.

Le proprietà olistiche del luppolo — Conclusioni

Il luppolo ha acquisito enorme popolarità come ingrediente principale per la realizzazione della birra. Tuttavia, come possiamo notare dalle ricerche scientifiche effettuate fino ad oggi, questa pianta potrebbe offrire molto più di un piacevole gusto amarognolo. Nonostante le evidenti potenzialità benefiche del luppolo, è importante bilanciare gli influssi della pianta con le proprie esigenze di benessere. Ricordate: per trarre il massimo vantaggio dalle virtù olistiche del luppolo, è sicuramente preferibile assumere integratori a base di luppolo, piuttosto che bere birra prima di coricarsi.

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Fonti

[1] Bolton JL, Dunlap TL, Hajirahimkhan A, et al. The multiple biological targets of hops and bioactive compounds. Chemical research in toxicology. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC6643004/. Pubblicato il 18 febbraio 2019. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[2] Franco L, Sánchez C, Bravo R, et al. The sedative effect of non-alcoholic beer in healthy female nurses. PloS one. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC3399866/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[3] Franco L;Sánchez C;Bravo R;Rodriguez A;Barriga C;Juánez JC; The sedative effects of hops (humulus lupulus), a component of beer, on the activity/rest rhythm. Acta physiologica Hungarica. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22849837/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[4] S; SSB. Treating primary insomnia - the efficacy of valerian and hops. Australian family physician. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20628685/. Pubblicato nel 2010. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[5] Kyrou I;Christou A;Panagiotakos D;Stefanaki C;Skenderi K;Katsana K;Tsigos C; I. Effects of a hops (humulus lupulus L.) dry extract supplement on self-reported depression, anxiety and stress levels in apparently healthy young adults: A randomised, placebo-controlled, double-blind, Crossover pilot study. Hormones (Athens, Greece). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28742505/. Pubblicato nel 2017. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[6] Lee YM;Hsieh KH;Lu WJ;Chou HC;Chou DS;Lien LM;Sheu JR;Lin KH; Y-M. Xanthohumol, a prenylated flavonoid from hops (humulus lupulus), prevents platelet activation in human platelets. Evidence-based complementary and alternative medicine : eCAM. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22611436/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[7] Erkkola R, Vervarcke S, Vansteelandt S, Rompotti P, Keukeleire DD, Heyerick A. A randomised, double-blind, placebo-controlled, crossover pilot study on the use of a standardised hop extract to alleviate menopausal discomforts. Phytomedicine. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0944711310000231?via%3Dihub. Pubblicato il 18 febbraio 2010. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

Fonti

[1] Bolton JL, Dunlap TL, Hajirahimkhan A, et al. The multiple biological targets of hops and bioactive compounds. Chemical research in toxicology. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC6643004/. Pubblicato il 18 febbraio 2019. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[2] Franco L, Sánchez C, Bravo R, et al. The sedative effect of non-alcoholic beer in healthy female nurses. PloS one. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC3399866/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[3] Franco L;Sánchez C;Bravo R;Rodriguez A;Barriga C;Juánez JC; The sedative effects of hops (humulus lupulus), a component of beer, on the activity/rest rhythm. Acta physiologica Hungarica. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22849837/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[4] S; SSB. Treating primary insomnia - the efficacy of valerian and hops. Australian family physician. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20628685/. Pubblicato nel 2010. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[5] Kyrou I;Christou A;Panagiotakos D;Stefanaki C;Skenderi K;Katsana K;Tsigos C; I. Effects of a hops (humulus lupulus L.) dry extract supplement on self-reported depression, anxiety and stress levels in apparently healthy young adults: A randomised, placebo-controlled, double-blind, Crossover pilot study. Hormones (Athens, Greece). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28742505/. Pubblicato nel 2017. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[6] Lee YM;Hsieh KH;Lu WJ;Chou HC;Chou DS;Lien LM;Sheu JR;Lin KH; Y-M. Xanthohumol, a prenylated flavonoid from hops (humulus lupulus), prevents platelet activation in human platelets. Evidence-based complementary and alternative medicine : eCAM. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22611436/. Pubblicato nel 2012. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

[7] Erkkola R, Vervarcke S, Vansteelandt S, Rompotti P, Keukeleire DD, Heyerick A. A randomised, double-blind, placebo-controlled, crossover pilot study on the use of a standardised hop extract to alleviate menopausal discomforts. Phytomedicine. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0944711310000231?via%3Dihub. Pubblicato il 18 febbraio 2010. Consultato il 21 febbraio 2022. [Fonte]

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