Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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Dolore ai Nervi (Dolore Neuropatico): Cause, Tipi e Trattamenti

Il dolore neuropatico è una condizione cronica che causa sintomi intensi e spesso debilitanti. Tuttavia, ciò che rende il dolore neuropatico così difficile da affrontare è la mancanza di una causa evidente per un dolore che di solito peggiora nel tempo. Continua a leggere per scoprire cosa devi sapere sul dolore neuropatico, compresi i suoi possibili trattamenti.

Cos’è il dolore neuropatico?

Il dolore neuropatico è un tipo di dolore che deriva dal deterioramento dei nervi e dei canali di segnalazione del dolore. La condizione è uno dei tipi di dolore cronico più comuni e, se non trattata, di solito peggiora nel tempo. È tuttavia insolito che il dolore neuropatico si manifesti all’improvviso. È invece spesso il risultato di un’infezione, una malattia od un infortunio.

Il dolore ai nervi (chiamato anche nevralgia) è difficile da trattare perché, a differenza del dolore nocicettivo (ad esempio quando si inciampa in un oggetto o si urta un dito del piede), la causa potrebbe essere sconosciuta. Con il dolore nocicettivo, possiamo vedere e comprendere la lesione. Il dolore neuropatico ha invece a che fare con il modo in cui il cervello interpreta i segnali del dolore e con i nervi che trasportano quei segnali.

La segnalazione del dolore e il suo funzionamento

Solo considerando quanto siano complessi i nostri sistemi di segnalazione del dolore è possibile rendersi conto del motivo per cui il dolore neuropatico è così difficile da trattare e gestire.

Il dolore può sembrare quasi istantaneo, ma in realtà ci sono dozzine di fasi che un “segnale del dolore” deve attraversare prima di scatenare una reazione. L’elaborazione del dolore si basa su due componenti chiave, il corno dorsale ed il talamo. Il primo è un centro nervoso situato alla base della colonna vertebrale, mentre il secondo è una parte del mesencefalo responsabile dell’organizzazione dei segnali del dolore.

Considerando un tipico esempio di dolore (urtare un oggetto con il piede), i nervi del piede trasportano il segnale del dolore al corno dorsale per l’elaborazione prima che il segnale venga trasferito ad un diverso insieme di neuroni ed inviato al talamo. Dopodiché, il segnale si sposta sulla nostra corteccia sensoriale e motoria in modo da poter generare un’appropriata risposta.

Il dolore neuropatico si verifica quando una qualsiasi delle segnalazioni od elaborazioni sopra descritte viene interrotta. In teoria, trovare e trattare lo specifico nervo o canale dovrebbe ridurre od eliminare i problemi relativi al dolore. Nella realtà, ci sono oltre sette trilioni di nervi negli esseri umani, e quindi trovare il problema è più facile a dirsi che a farsi.

Quali sono le cause del dolore neuropatico?

È improbabile svegliarsi casualmente una mattina con dolore neuropatico. Come abbiamo evidenziato, è più probabile che sia il risultato di una lesione, una malattia o un’infezione già esistente.

Lesioni

Il dolore neuropatico può verificarsi a causa di lesioni a muscoli, tessuti od articolazioni. Ma ricorda, non è il tessuto stesso ad essere danneggiato, ma i nervi. Ad esempio, dopo essersi feriti ad una mano, le ossa ed i muscoli possono guarire, ma i nervi potrebbero rimanere danneggiati in modo permanente, innescando dei casi di dolore neuropatico.

In particolare, le lesioni alla colonna vertebrale od al cervello sono frequenti fattori scatenanti. Entrambe queste aree, non solo modulano la nostra risposta al dolore, ma contengono alcune delle più alte concentrazioni di terminazioni nervose. Poiché i nervi percorrono l’intera lunghezza della nostra colonna vertebrale, dal corno dorsale alla base del cranio, un’ernia ad un disco, una compressione, un’infiammazione od una frattura spinale possono facilmente portare a dolore neuropatico.

Malattie

Un altro precursore comune del dolore neuropatico è la malattia, in particolare i casi di sclerosi multipla, diabete, cancro e molte altre malattie autoimmuni. Fortunatamente, il trattamento di tali malattie di solito porta alla risoluzione dei sintomi del dolore, ma c’è il rischio che i casi cronici possano portare a danni permanenti ai nervi.

Infezioni

Un’infezione può causare dolore neuropatico, ma i casi sono rari. Le condizioni che aumentano il rischio di nevralgia includono il fuoco di Sant'Antonio (herpes zoster), la sifilide e l’HIV. Anche in questo caso, i sintomi di solito aumentano e diminuiscono in linea con il trattamento delle relative infezioni, ma nel fuoco di Sant’Antonio, ad esempio, il dolore neuropatico può persistere (ed è chiamato nevralgia posterpetica).

Sintomi del dolore neuropatico

L’elenco dei possibili sintomi del dolore neuropatico è ampio, ognuno dei quali varia in durata ed intensità. Sebbene non ci siano due casi uguali di dolore neuropatico, le sensazioni comuni includono:

• Bruciore, prurito o dolore lancinante
• Formicolio ed intorpidimento (sensazione di spilli nella pelle)
• Dolore acuto o spontaneo
• Dolore provocato (dovuto a stimoli specifici)
• Depressione ed ansia
• Difficoltà a dormire
• Sensibilità ridotta

I casi di dolore neuropatico possono differire, ma condividono tutti un risultato comune: un impatto significativo sulla qualità della vita. Un dolore difficile da trattare colpisce ogni aspetto della vita quotidiana, inclusi mobilità, sesso, lavoro ed attività fisica.

Tipi di neuropatia

Nonostante l’ampiezza del dolore neuropatico, la posizione dei suoi sintomi può fornire ai medici alcuni indizi sulla causa principale. Il danno o la disfunzione dei nervi è chiamato neuropatia, con diversi tipi a seconda dell’area del corpo dove si manifestano.

• Neuropatia focale: Centrata intorno alla testa, alla mano, al busto ed alla gamba, la neuropatia focale è comune nella paralisi di Bell e di solito deriva da un danno ad un singolo nervo (mononeuropatia).

• Neuropatia periferica: Colpisce il sistema nervoso periferico ed i suoi sintomi di solito si manifestano a piedi, gambe, braccia e mani.

• Neuropatia autonomica: Le aree comunemente colpite includono organi interni e funzioni di base. La neuropatia autonomica può influenzare il cuore, il sistema digerente e la pressione sanguigna.

• Mononeuropatia da compressione: I nervi necessitano di un apporto di sangue costante per funzionare correttamente. Se il flusso viene interrotto a causa di una lesione da compressione, i pazienti possono avvertire intorpidimento e formicolio. Una delle cause più comuni di mononeuropatia da compressione è la sindrome del tunnel carpale.

Come affrontare il dolore neuropatico

Ora che sappiamo cosa causa il dolore neuropatico, i sintomi ed i suoi tipi comuni, è tempo di passare agli aspetti più cruciali: la gestione ed il trattamento.

Dato l’impatto mentale e fisico del dolore neuropatico, le tecniche per la sua gestione sono fondamentali per i milioni di persone che ne soffrono ogni anno. La strategia più efficace varierà caso per caso, ma oltre ad un contatto regolare con il medico, i suggerimenti riportati qui di seguito possono aiutarti a tenere sotto controllo i sintomi.

Parla con gli altri

La prevalenza dei casi di dolore neuropatico è in aumento in tutto il mondo e ci sono milioni di persone a cui far riferimento per le tecniche di gestione. Alcune situazioni possono persino presentare somiglianze, consentendo ai pazienti di comprendere meglio il loro caso. Condividere le sfide affrontate potrebbe non ridurre direttamente il dolore, ma può aiutare a gestire i sintomi secondari, come la depressione e l'ansia.

Tieni traccia dei sintomi

La sfida principale con il dolore neuropatico è isolare la causa principale. Il nostro sistema nervoso è incredibilmente complesso e, sebbene il dolore si manifesti in un’area specifica, il problema potrebbe risiedere in profondità nel sistema nervoso centrale. Per supportare una diagnosi accurata e per comprendere meglio la condizione, è fondamentale un attento monitoraggio.

Chi soffre di dolore neuropatico dovrebbe considerare di tenere un diario dei sintomi, quanto tempo durano, la loro gravità, i potenziali fattori scatenanti e qualsiasi azione che riduce il dolore. La raccolta del maggior numero possibile di dettagli può aiutare i medici a trattare i singoli casi in modo più efficace.

Trova il tempo per il relax e la mindfulness

L’impatto mentale del dolore neuropatico è grave quanto i sintomi fisici. Anche se a volte sembra inesorabile, uno dei modi migliori per rimanere positivi è praticare tecniche di rilassamento e mindfulness. Entrambe aiuteranno a ridurre la tensione e possono persino attenuare il dolore acuto. I bagni caldi, la meditazione, il trascorrere del tempo nella natura ed un leggero esercizio fisico (se possibile) possono aiutare a migliorare la salute mentale.

Come viene trattato il dolore neuropatico?

Nonostante la natura debilitante della nevralgia, ci sono modi per rendere la vita più sopportabile, ed in alcuni casi curare completamente la condizione. Tuttavia, poiché ciascun caso di dolore neuropatico è unico, il trattamento deve corrispondere alla condizione specifica.

Farmaci

Una frequente scelta di trattamento è la strada farmacologica, anche se il tipo di farmaco varia a seconda della condizione.

FANS

Disponibili senza prescrizione medica, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un trattamento utilizzato con frequenza e facilmente accessibile contro il dolore neuropatico. Sebbene non mirino specificamente alla fonte del dolore, possono aiutare ad alleviare i casi lievi.

Farmaci da prescrizione

Disponibili solo su prescrizione medica, questi farmaci non sempre mirano alla fonte del dolore, ma possono rendere i sintomi più gestibili. I farmaci oppioidi più potenti hanno una lunga lista di effetti collaterali ed i loro svantaggi possono superare i benefici. Altre opzioni possono essere creme od unguenti ottenibili su prescrizione, ma anche queste non tratteranno la causa principale.

Antidepressivi

Gli antidepressivi possono aiutare ad affrontare l’impatto psicologico del dolore neuropatico e svolgono un ruolo importante nelle tecniche di gestione descritte qui sopra. Inoltre, alcuni antidepressivi (inibitori triciclici e della serotonina) possono ridurre direttamente il danno ai nervi, sebbene l’eventuale uso di questi farmaci dipenda dal tipo di neuropatia.

Dispositivi impiantabili

Sebbene invasivi, i dispositivi impiantabili imitano i segnali elettrici naturali coinvolti nella segnalazione del dolore. Se il dolore neuropatico deriva da una segnalazione irregolare od interrotta, questi dispositivi aiutano a ripristinare l’equilibrio, riducendone i sintomi. Nella maggior parte dei casi, i dispositivi impiantabili sono una delle ultime opzioni di trattamento per il dolore neuropatico.

Bloccanti dei nervi

I bloccanti dei nervi possono fornire un sollievo temporaneo dal dolore neuropatico facendo esattamente quello che dicono: bloccando i nervi. Se un nervo specifico od una regione di nervi è responsabile del dolore, gli steroidi ed i farmaci antidolorifici possono interrompere la segnalazione per ridurre i sintomi.

Modifiche allo stile di vita

A volte, semplici cambiamenti nello stile di vita possono ridurre o rimuovere del tutto il dolore neuropatico. Se i sintomi diventano più gravi dopo aver eseguito una specifica azione, i pazienti dovrebbero indagare su come possono modificare le loro abitudini o routine quotidiane per ridurre al minimo l’aggravamento. Lo stretching, l’esercizio fisico e la fisioterapia possono aiutare a gestire o trattare il dolore neuropatico.

Cos’è il CBD?

Ora che abbiamo parlato delle tradizionali possibilità di trattamento del dolore neuropatico, è tempo di passare al potenziale ruolo del CBD. Questo composto non tossico è studiato anche per i suoi legami con la gestione del dolore in diversi studi preclinici, ma quanto potrebbe essere efficace nel trattare il dolore neuropatico?

Per capire come il CBD possa aiutare con il dolore neuropatico, dobbiamo parlare di alcune delle caratteristiche chiave di questo composto. Innanzitutto, il CBD (abbreviazione di cannabidiolo) è una molecola non tossica che si trova nella canapa. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità[1], ha un buon profilo di sicurezza ed è ben tollerato dagli esseri umani.

In secondo luogo, il composto ha un suo specifico meccanismo d’azione che lavora a fianco dei sistemi fisiologici del nostro corpo, piuttosto che bloccarli o sovraccaricarli come fanno alcuni farmaci. Questo aspetto del CBD è cruciale per chi soffre di dolore neuropatico perché molti casi risultano essere cronici. I pazienti hanno bisogno di un rimedio efficace che sia sicuro da assumere quotidianamente e che non influisca su altre aree del benessere.

CBD contro il dolore neuropatico: può essere d’aiuto?

È importante capire che molti degli studi che coinvolgono il CBD sono ancora in fase preclinica. Sebbene non siano disponibili risposte definitive sull’efficacia del composto per la gestione del dolore, possiamo esplorare alcuni meccanismi[2] e le loro possibili applicazioni.

CBD per le lesioni del midollo spinale

La colonna vertebrale è l’asse centrale di tutto il nostro scheletro e qualsiasi danno ad una parte così integrata e sofisticata del corpo ha conseguenze significative. Sebbene il dolore neuropatico sia un sintomo frequente di lesioni spinali, può anche essere accompagnato da paralisi, perdita di sensibilità, debolezza muscolare e mobilità limitata.

Sebbene nessuna quantità di CBD possa mai guarire una lesione spinale, alcuni studi preclinici suggeriscono che può supportare i programmi di trattamento a beneficio del sonno, dell’umore e del benessere generale. Data la natura fortemente limitante della maggior parte delle lesioni spinali, un aiuto in una qualsiasi di queste aree potrebbe rivelarsi vitale per migliorare la qualità della vita.

Come assumere il CBD per il dolore neuropatico

Poiché ogni sensazione di dolore ed ogni caso di dolore neuropatico è diverso, non esiste alcuna guida generale per l’assunzione di CBD. È rassicurante il fatto che questo composto non sia tossico e sia ben tollerato, quindi non dovresti preoccuparti di eventuali effetti negativi di un suo consumo continuativo.

Se sei interessato a prendere CBD per il dolore neuropatico, dovresti sperimentare diversi prodotti e metodi di somministrazione per trovare la soluzione più efficace per te.

• Se un caso di dolore ai nervi si concentra su una particolare estremità, una crema al CBD può risultare la scelta più adatta poiché il suo effetto viene così localizzato.

• Se il dolore è difficile da individuare, un olio di CBD ad alta potenza può essere un’alternativa migliore poiché il cannabinoide circolerà in tutto il corpo.

Quale dosaggio di CBD è migliore per il dolore neuropatico?

Il dosaggio ideale di CBD è diverso per ciascuno di noi. I consumatori esperti possono ottenere risultati migliori da una concentrazione ad alta intensità (20% di CBD o più), ma anche una concentrazione leggera di CBD può aumentare il benessere.

Se sei completamente nuovo al CBD, è meglio iniziare con un prodotto a bassa concentrazione. Aumentando gradualmente la concentrazione e la frequenza, non solo darai al tuo corpo il tempo di adattarsi al CBD, ma potrai migliorare gradualmente l’esperienza in base alle tue esigenze.

Il calcolatore di dosaggio Cibdol è uno strumento eccellente per stabilire una dose di partenza. Anche se non ti dirà esattamente quanto CBD assumere, presenterà una concentrazione ed un tipo di prodotto consigliati sulla base di alcune semplici domande sullo stile di vita.

Il CBD contro il dolore neuropatico è sicuro?

Il CBD è un composto completamente naturale estratto dalla canapa industriale. Non possiede effetti collaterali psicotropi e, come tale, è adatto anche al consumo quotidiano. Potrebbero verificarsi alcuni rari effetti collaterali, ma questi appaiono incredibilmente lievi, se non inesistenti.

I prodotti a base di cannabidiolo possono però modificare gli effetti di alcuni farmaci da prescrizione. Data la prevalenza di questi farmaci nei tradizionali programmi di trattamento del dolore neuropatico, si consiglia di discuterne prima con un medico.

Con molti casi di dolore neuropatico che diventano cronici e quindi richiedono una gestione quotidiana, il CBD è una possibilità non tossica che funziona insieme al nostro corpo, non contro. Ciononostante, l’esperienza con il CBD è diversa per ognuno di noi, quindi è essenziale iniziare con basse dosi ed assumere il composto gradualmente. Una volta presa l’abitudine ai suoi effetti, la dose può essere aumentata di conseguenza.

nevralgia e CBD: domande frequenti

Quanto tempo ci vuole perché l’olio di CBD funzioni contro il dolore neuropatico?
Ogni caso di dolore neuropatico è unico. Alcune persone scoprono che il CBD funziona in poche ore, mentre per altri ci vogliono diversi giorni.
È legale usare l’olio di CBD per il dolore neuropatico?
Se l’olio di CBD proviene da canapa industriale e contiene meno dello 0,2% di THC, il suo uso per il dolore neuropatico è legale. Tutto l’olio di CBD Cibdol soddisfa questi requisiti.
Dove posso acquistare l’olio di CBD contro il dolore?
Cibdol ha un’ampia selezione di oli di CBD di alta qualità disponibili in concentrazioni dal 2,5 al 40% di CBD.
Dovrei parlare con il mio medico prima di prendere l’olio di CBD?
Se hai dubbi sull’assunzione di CBD, dovresti sempre discuterne prima con un medico per avere un consiglio specifico.
Fonti

[1] World Health Organization. (2018). Cannabidiol (CBD). World Health Organization. https://www.openaccessgovernment.org/who-perspective-on-cannabidiol/80838 [Fonte]

[2] Xiong, W., Cui, T., & Cheng, K. (2012). Cannabinoids suppress inflammatory and neuropathic pain by targeting α3 glycine receptors. NCBI. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3371734/ [Fonte]

Fonti

[1] World Health Organization. (2018). Cannabidiol (CBD). World Health Organization. https://www.openaccessgovernment.org/who-perspective-on-cannabidiol/80838 [Fonte]

[2] Xiong, W., Cui, T., & Cheng, K. (2012). Cannabinoids suppress inflammatory and neuropathic pain by targeting α3 glycine receptors. NCBI. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3371734/ [Fonte]

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