Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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Il CBD è Psicoattivo?

Il CBD è Psicoattivo?

In una ricerca di prodotti CBD, la maggior parte dei siti web definirà questo composto come “non psicoattivo”, perché “psicoattivo” è un termine solitamente usato per descrivere gli effetti della marijuana e del THC. Continua a leggere per scoprire se il CBD è davvero non psicoattivo.

Psicoattivo vs psicotropo

La definizione del CBD come non psicoattivo aiuta a considerare il composto come un'opzione più sicura, e a distanziarlo dalla cannabis, che è ancora illegale in gran parte del mondo.

In realtà, la distinzione tra psicoattivo e non psicoattivo non è così semplice come sembra. C'è anche un altro termine che dobbiamo considerare: psicotropo. Sia “psicoattivo” che “psicotropo” indicano che una sostanza cambia il modo in cui pensiamo e percepiamo. Ma la sottile distinzione tra questi due termini potrebbe influire su una corretta definizione del CBD.

Questo diventa più facile da capire se guardiamo i significati di entrambi i termini:

• Psicotropo: “Denota sostanze che influenzano lo stato mentale di una persona”.

Le sostanze psicotrope influenzano il nostro stato mentale, il nostro senso della realtà e la nostra percezione del mondo. Sebbene questo sia un termine che può riferirsi anche ai farmaci, viene più spesso usato per indicare le sostanze ricreative.

• Psicoattivo: “Una sostanza che influenza la mente”.

Il termine “psicoattivo” indica una sostanza che agisce sulla mente. Questo potrebbe avere implicazioni negative, ma ci sono decine di cibi e composti psicoattivi che consumiamo quotidianamente senza rischi. Solo perché qualcosa può alterare la nostra mente, non significa che il suo effetto sia necessariamente pericoloso o indesiderabile.

Le sostanze psicoattive sono più comuni di quanto si pensi

Può essere difficile da credere, ma qualcosa che tutti mangiamo e apprezziamo contiene composti psicoattivi. Stiamo ovviamente parlando del cioccolato! In particolare del cioccolato fondente, ma sempre cioccolato.

Il cacao (i semi grezzi da cui deriva il cioccolato) è uno dei prodotti alimentari più apprezzati del pianeta. E dato che i composti contenuti al suo interno possono ridurre la tensione, possiamo definire il cioccolato come una sostanza psicoattiva. Che dire quindi del CBD?

In che modo il CBD influisce sulla mente? 

L'esempio del cioccolato come sostanza psicoattiva non è casuale. Sia il cacao, sia il CBD, condividono una caratteristica comune: sono in grado di attivare i recettori della serotonina (5-HT).

Se ti sei chiesto perché mangiare cioccolato ti fa sentire così bene, la risposta sta nella serotonina, un neurotrasmettitore responsabile del trasporto di segnali in diverse aree del cervello. Si ritiene che la serotonina aiuti a regolare l'umore, poiché bassi livelli di serotonina sono associati a varie condizioni psicologiche dannose. E l'evidenza preclinica[1] suggerisce che il CBD potrebbe avere un effetto simile.

Lavorando sulla stessa linea del cioccolato, il CBD è ritenuto responsabile di un’influenza sui recettori della serotonina e di un aiuto nella regolazione della tensione, del disagio e del malumore. Ovviamente, qualsiasi meccanismo che riguarda complessi sistemi neurochimici contiene molte variabili da esplorare. I ricercatori si sforzano oggi di comprendere l'intera portata dell'interazione tra CBD e recettori 5-HT, e molti studi sono attualmente in corso.

Il CBD è Psicoattivo?

Il CBD è davvero psicoattivo?

Ora che comprendiamo meglio come il CBD potrebbe influenzare la mente, torniamo alla domanda originale: il CBD è psicoattivo?

Sì, sulla base delle prove oggi disponibili, il CBD può essere classificato come psicoattivo. E sebbene ci siano ancora molte cose che non sappiamo sugli effetti di questo cannabinoide, si ritiene che abbia un futuro promettente poiché può aiutare varie condizioni legate al nostro umore.

Come il cioccolato, il CBD può influenzare positivamente la nostra mente, esattamente come dovrebbe fare una sostanza psicoattiva. Tuttavia, non dobbiamo basare il confronto tra CBD e cioccolato esclusivamente sull'interazione con i recettori della serotonina. È probabile che entrambi i composti abbiano effetti negativi se assunti in eccesso. Anche le sostanze che fanno bene alla nostra salute richiedono un approccio equilibrato all’interno di uno stile di vita sano.

Se vuoi provare di persona le qualità terapeutiche del CBD, perché non visitare il negozio Cibdol per vedere una selezione completa di oli, capsule, cosmetici e integratori con CBD. Oppure, se hai altre domande sul CBD e su come influisce sulla mente, puoi esplorare la nostra Enciclopedia CBD per leggere una serie di guide e articoli perfetti per i principianti.

Fonti

[1] de Gregorio, D., McLaughlin, R. J., Posa, L., Ochoa-Sanchez, R., Enns, J., Lopez-Canul, M., Aboud, M., Maione, S., Comai, S., & Gobbi, G. (2019). Cannabidiol modulates serotonergic transmission and reverses both allodynia and anxiety-like behavior in a model of neuropathic pain. NCBI. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6319597/ [Fonte]

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