Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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Il CBD può creare dipendenza?

Il CBD può creare dipendenza?

Spesso le persone credono che il CBD possa creare dipendenza, data la sua provenienza dalle specie di Cannabis sativa. Continua a leggere per scoprire come funzionano le dipendenze, e se l'olio di CBD ha il potenziale di determinare dipendenza.

Capire le dipendenze

La dipendenza è uno stato mentale molto potente che cambia il nostro comportamento, le nostre sensazioni e come il cervello risponde a determinati stimoli. In modo indipendentemente dal tipo di dipendenza sofferto da una persona, la condizione si manifesta tipicamente in tre diverse fasi: desiderio irresistibile, perdita di controllo, uso continuato.

Quando consumiamo una sostanza o prendiamo parte a un'attività piacevole, il cervello rilascia un potente neurochimico chiamato dopamina. Tecnicamente, la dopamina non è il problema: senza di essa non proveremmo molto piacere neppure nelle attività sane, figuriamoci in quelle poco salutari.

L'ondata di dopamina può però risultare così intensa da inibire le segnalazioni tra il nostro centro del piacere (nucleus accumbens) e la parte logica del nostro cervello (corteccia prefrontale). Invece di limitarsi a farci godere di qualcosa e andare oltre, questa interazione ci induce a cercare ripetutamente la fonte del piacere.

Purtroppo, negli ultimi stadi della dipendenza, i normali processi neurologici sono completamente inibiti e molti tossicodipendenti continuano a usare la sostanza nonostante i suoi effetti collaterali.

Come funziona l'olio di CBD?

Quando consumiamo olio di CBD, il composto passa attraverso il sistema digestivo e nel fegato. Da lì viene scomposto in parti più piccole e distribuito in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.

Noterai nell'esempio qui citato che il meccanismo delle dipendenze dipende da un "sovraccarico" che alla fine porta a un comportamento in grado di determinare dipendenza. Il CBD si differenzia dalle sostanze che creano dipendenza perché non si lega direttamente ai recettori che catalizzano un rilascio di dopamina o influenzano il centro del piacere. Il CBD ha al contrario un effetto indiretto e olistico, incoraggiando la produzione di endocannabinoidi benefici e di vari enzimi ad essi associati. Non c'è quindi alcun sovraccarico.

THC contro CBD

L'incertezza sulla sicurezza dell'olio di CBD deriva spesso dal fatto che l'ingrediente principale, il CBD, appartiene alla stessa famiglia di composti del THC. Il tetraidrocannabinolo (THC) è un composto psicotropo che si lega direttamente ai recettori del cervello che influenzano l'umore, la motivazione, l'appetito e il piacere. Per questo motivo il THC possiede un potenziale di dipendenza, sebbene i sintomi di astinenza siano molto lievi. Fortunatamente il CBD non si lega a questi recettori, e quindi non è in grado di produrre un effetto inebriante.

THC contro CBD

L'olio di CBD provoca dipendenza?

In una revisione del 2018[1] sul CBD, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha scoperto che il cannabinoide "non mostra effetti indicativi di alcun potenziale di abuso o dipendenza", aggiungendo inoltre che il composto è "ben tollerato e con un buon profilo di sicurezza" e che "non ci sono prove di uso ricreativo". Sembra quindi che il CBD non crei dipendenza, ma che invece lavori con il nostro corpo per incoraggiare uno stato di equilibrio.

Che dire dell'olio di CBD a spettro completo?

Ora sappiamo che il CBD non influenza direttamente i meccanismi di ricompensa nel cervello, ma potresti chiederti quali siano gli effetti specifici di un olio di CBD a spettro completo. Come suggerisce il nome, questi tipi di oli di CBD contengono uno spettro completo di cannabinoidi, non solo il CBD. Ed è anche normale che gli estratti a spettro completo includano terpeni e flavonoidi per massimizzare le sinergie derivate dall'effetto entourage.

Gli oli a spettro completo non dovrebbero contenere sostanze nocive, a condizione che siano di alta qualità e prodotti secondo standard adeguati (estrazione a CO2 supercritica, test di terze parti). Cibdol è orgogliosa della purezza e della sicurezza del suo olio di CBD, quindi puoi goderti i massimi effetti benefici degli estratti a spettro completo senza preoccuparti di effetti collaterali inebrianti.


L'olio di CBD può aiutare contro le dipendenze?

Sembra che il CBD non crei alcuna dipendenza, ma questo non significa che non abbia qualche relazione con il fenomeno delle dipendenze. I ricercatori hanno infatti rivolto la loro attenzione agli effetti di questo cannabinoide sui sintomi di astinenza. Gli studi che esplorano l'effetto del CBD sulla dipendenza rimangono oggi a uno stadio iniziale, ma pubblicazioni come Epilepsy & Behavior hanno già reso disponibili i primi studi clinici[2].

Ciononostante, come abbiamo già accennato, la dipendenza è un meccanismo incredibilmente complesso che coinvolge decine di fattori fisiologici. Nessuna dipendenza è uguale a un’altra, ed è possibile diventare dipendenti da qualsiasi cosa. Per questo motivo restano necessari studi approfonditi a lungo termine prima di poter quantificare l'impatto del CBD sulla dipendenza o sui sintomi di astinenza.

L'olio di CBD ha effetti collaterali?

Abbiamo esaminato come funziona la dipendenza, se l'olio di CBD crea dipendenza, e come il CBD potrebbe influire sui comportamenti di dipendenza. Questo significa che il CBD è completamente privo di effetti collaterali?

Anche se il CBD sembra ben tollerato, il composto comporta un certo rischio di potenziali effetti collaterali. Nessuno di questi effetti ha un forte impatto negativo come la dipendenza, ma è sempre importante sapere come può farti sentire questo cannabinoide.

I possibili effetti collaterali includono:

• Bocca asciutta
• Bassa pressione sanguigna
• Stordimento
• Modifiche all'appetito
• Diarrea
• Interazione con farmaci

È però importante evidenziare che gli effetti collaterali risultano lievi e svaniscono rapidamente. Forse uno dei pochi svantaggi del CBD è che non rimane a lungo nel corpo!

Gli eventuali effetti collaterali variano da persona a persona, ma oggi possiamo dire che il CBD non sembra mostrare alcun potenziale di abuso. Sono invece necessarie ulteriori ricerche per confermare se possa effettivamente aiutare contro le dipendenze.

Puoi saperne di più sul CBD e su come può farti sentire sfogliando la nostra completa Enciclopedia CBD. Se invece sei pronto per iniziare il tuo viaggio nel benessere, guarda il negozio Cibdol per una selezione completa di oli CBD, capsule, integratori, cosmetici e altro ancora.

Fonti

[1] World Health Organization. (2018). CANNABIDIOL (CBD). https://www.openaccessgovernment.org/who-perspective-on-cannabidiol/80838 [Fonte]

[2] Schoedel, K. A., Szeto, I., Setnik, B., Sellers, E. M., Levy-Cooperman, N., Mills, C., Etges, T., & Sommerville, K. (2018, November 1). Abuse potential assessment of cannabidiol (CBD) in recreational polydrug users: A randomized, double-blind, controlled trial. ScienceDirect. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1525505018304839 [Fonte]

Fonti

[1] World Health Organization. (2018). CANNABIDIOL (CBD). https://www.openaccessgovernment.org/who-perspective-on-cannabidiol/80838 [Fonte]

[2] Schoedel, K. A., Szeto, I., Setnik, B., Sellers, E. M., Levy-Cooperman, N., Mills, C., Etges, T., & Sommerville, K. (2018, November 1). Abuse potential assessment of cannabidiol (CBD) in recreational polydrug users: A randomized, double-blind, controlled trial. ScienceDirect. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1525505018304839 [Fonte]

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