Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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I cannabinoidi vengono assorbiti attraverso la pelle?

I cannabinoidi vengono assorbiti attraverso la pelle?

I cannabinoidi stanno suscitando sempre più interesse nel mondo scientifico. Di queste molecole se ne trovano a decine nella pianta di cannabis e molte hanno dato risultati promettenti in studi su animali ed esseri umani.

In genere, i cannabinoidi vengono assunti per via orale, sublinguale o inalati attraverso un vaporizzatore. Tuttavia, i cannabinoidi come il CBD possono essere presenti in una vasta gamma di prodotti cosmetici, tra cui creme, lozioni e balsami. Ma come agiscono esattamente i cannabinoidi sulla pelle? Attraversano questa barriera protettiva o i loro effetti sono solo superficiali?

I cannabinoidi attraversano la pelle?

Dopo aver applicato sulla pelle un prodotto con CBD, molte persone pensano che il cannabinoide penetri fino a raggiungere il flusso sanguigno. Ma quanto c'è di vero in questa supposizione? Dipende. Il CBD e gli altri cannabinoidi possono essere applicati sulla pelle in due modi distinti: a livello topico e transdermico.

L’applicazione topica si riferisce a creme, unguenti e altri prodotti cosmetici formulati per essere massaggiati sull’epidermide, gli strati più superficiali della pelle. Questi prodotti agiscono solo sulla pelle, senza trasportare i cannabinoidi verso i vasi sanguigni del derma sottostante.

Al contrario, i prodotti transdermici rilasciano CBD in modo tale da farlo penetrare attraverso le barriere più superficiali della pelle, fino a raggiungere il flusso sanguigno. Studi sugli animali[1] hanno dimostrato che il CBD somministrato come gel transdermico si fa strada nel flusso sanguigno e aumenta i livelli plasmatici del cannabinoide.

Tuttavia, il CBD transdermico non è soltanto una questione di sfregare il cannabinoide sulla pelle. Richiede infatti diversi adiuvanti per creare un gel idroalcolico in grado di penetrare nell’epidermide. Anche il THC sembra permeare la pelle attraverso le vie lipofile, come evidenziato da un articolo del 1998[2] che mostrava l’applicazione transdermica del delta-8-THC (una forma più stabile del delta-9-THC) per favorire l’accesso del cannabinoide nel flusso sanguigno nell’arco di 24 ore.

Sebbene gli studi sui cannabinoidi ad uso transdermico siano pochi e contraddittori tra loro, questo metodo di somministrazione potrebbe servire come strategia per bypassare il sistema digestivo e dare ai cannabinoidi l'accesso diretto al flusso sanguigno. Questo metodo di somministrazione ricorda il percorso dell’assunzione per via sublinguale. Esistono più brevetti per l’applicazione transdermica dei cannabinoidi e le aziende stanno già offrendo prodotti con rapporti variabili di THC, CBD, CBN e THCA.

I cannabinoidi vengono assorbiti attraverso la pelle?

In che modo i cannabinoidi interagiscono con la pelle?

Sebbene la somministrazione transdermica riesca ad introdurre i cannabinoidi nel flusso sanguigno, i prodotti topici offrono un vantaggio diverso. La pelle, proprio come molte altre aree del corpo, ospita i recettori dei cannabinoidi. Il sistema endocannabinoide (SEC) svolge un ruolo di regolazione interna nel nostro organismo ed aiuta diversi sistemi biologici a mantenere l’omeostasi. E la pelle non fa eccezione.

Una recensione[3] pubblicata sul Trends in Pharmacological Sciences afferma che il sistema endocannabinoide della pelle svolge un ruolo chiave in diversi processi cruciali. I cannabinoidi esterni condividono una struttura simile a quelli presenti nel nostro corpo e agiscono anche sugli stessi siti recettoriali.

Cannabinoidi e disturbi dermatologici

Diversi studi hanno osservato gli effetti dei cannabinoidi sui problemi dermatologici più comuni. Ad esempio, uno studio[4] pubblicato sul Journal of Dermatological Science ha esaminato gli effetti di questa famiglia di molecole contro l’iperproliferazione dei cheratinociti, associata alla pelle arrossata, squamosa e screpolata.

Questi spiacevoli sintomi possono insorgere quando il sistema immunitario attacca per errore delle cellule cutanee sane, manifestando un problema di regolazione omeostatica. Questa situazione porta ad un rapido accumulo di cellule cutanee sulla superficie della pelle. Lo studio ha scoperto che THC, CBN, CBD e CBG inibiscono la produzione di cheratinociti e aiutano a ripristinare l’equilibrio della pelle. Detto questo, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati.

I ricercatori hanno anche osservato che i cannabinoidi possono influenzare la sovrapproduzione di sebo. Quando questa sostanza oleosa si accumula nei pori, possono formarsi colonie di batteri e macchie arrossate. La ricerca[5] pubblicata sul The Journal of Clinical Investigation ha testato gli effetti del CBD sui sebociti umani, le cellule produttrici del sebo in eccesso. I ricercatori hanno scoperto che i cannabinoidi possono aiutare queste cellule a comportarsi normalmente agendo sui recettori TRPV4 e A2A.

Conclusione: cannabinoidi e pelle

Sebbene la ricerca sia ancora nelle fasi iniziali, i cannabinoidi producono indubbiamente degli effetti molto interessanti sulla pelle. La scoperta del SEC nel nostro organo più grande solleva molte domande sul ruolo(i) dei cannabinoidi nella ricerca dermatologica.

Fonti

[1] Millar, S. A., Stone, N. L., Yates, A. S., & O’Sullivan, S. E. (2018). A Systematic Review on the Pharmacokinetics of Cannabidiol in Humans. Frontiers in Pharmacology, 9. https://doi.org/10.3389/fphar.2018.01365 [Fonte]

[2] Touitou, E., Fabin, B., Dany, S., & Almog, S. (1988). Transdermal delivery of tetrahydrocannabinol. International Journal of Pharmaceutics, 43(1–2), 9–15. https://doi.org/10.1016/0378-5173(88)90052-x [Fonte]

[3] Bíró, T., Tóth, B. I., Haskó, G., Paus, R., & Pacher, P. (2009). The endocannabinoid system of the skin in health and disease: novel perspectives and therapeutic opportunities. Trends in Pharmacological Sciences, 30(8), 411–420. https://doi.org/10.1016/j.tips.2009.05.004 [Fonte]

[4] Wilkinson, J. D., & Williamson, E. M. (2007). Cannabinoids inhibit human keratinocyte proliferation through a non-CB1/CB2 mechanism and have a potential therapeutic value in the treatment of psoriasis. Journal of Dermatological Science, 45(2), 87–92. https://doi.org/10.1016/j.jdermsci.2006.10.009 [Fonte]

[5] Oláh, A., Tóth, B. I., Borbíró, I., Sugawara, K., Szöllõsi, A. G., Czifra, G., Pál, B., Ambrus, L., Kloepper, J., Camera, E., Ludovici, M., Picardo, M., Voets, T., Zouboulis, C. C., Paus, R., & Bíró, T. (2014). Cannabidiol exerts sebostatic and antiinflammatory effects on human sebocytes. Journal of Clinical Investigation, 124(9), 3713–3724. https://doi.org/10.1172/jci64628 [Fonte]

Fonti

[1] Millar, S. A., Stone, N. L., Yates, A. S., & O’Sullivan, S. E. (2018). A Systematic Review on the Pharmacokinetics of Cannabidiol in Humans. Frontiers in Pharmacology, 9. https://doi.org/10.3389/fphar.2018.01365 [Fonte]

[2] Touitou, E., Fabin, B., Dany, S., & Almog, S. (1988). Transdermal delivery of tetrahydrocannabinol. International Journal of Pharmaceutics, 43(1–2), 9–15. https://doi.org/10.1016/0378-5173(88)90052-x [Fonte]

[3] Bíró, T., Tóth, B. I., Haskó, G., Paus, R., & Pacher, P. (2009). The endocannabinoid system of the skin in health and disease: novel perspectives and therapeutic opportunities. Trends in Pharmacological Sciences, 30(8), 411–420. https://doi.org/10.1016/j.tips.2009.05.004 [Fonte]

[4] Wilkinson, J. D., & Williamson, E. M. (2007). Cannabinoids inhibit human keratinocyte proliferation through a non-CB1/CB2 mechanism and have a potential therapeutic value in the treatment of psoriasis. Journal of Dermatological Science, 45(2), 87–92. https://doi.org/10.1016/j.jdermsci.2006.10.009 [Fonte]

[5] Oláh, A., Tóth, B. I., Borbíró, I., Sugawara, K., Szöllõsi, A. G., Czifra, G., Pál, B., Ambrus, L., Kloepper, J., Camera, E., Ludovici, M., Picardo, M., Voets, T., Zouboulis, C. C., Paus, R., & Bíró, T. (2014). Cannabidiol exerts sebostatic and antiinflammatory effects on human sebocytes. Journal of Clinical Investigation, 124(9), 3713–3724. https://doi.org/10.1172/jci64628 [Fonte]

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