Author: Luke Sholl
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Con oltre un decennio di esperienza come scrittore in ambito di CBD e cannabinoidi, Luke è un giornalista affermato, nonché il principale autore di articoli per Cibdol ed altre pubblicazioni a tema cannabis. Sempre impegnato a presentare contenuti autentici, basati su prove reali, ha esteso il suo interesse per il CBD ai settori del fitness, della nutrizione e della prevenzione delle malattie.
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Cosa sono i flavanoli?

I flavanoli sono un sottogruppo di una categoria di sostanze chimiche più ampia, chiamata flavonoidi. I flavonoidi sono presenti in varie specie vegetali, e sembrano[1] amplificare le proprietà benefiche di questi alimenti. Le catechine, una classe di flavanoli presente in vari cibi e bevande, potrebbero racchiudere effetti antiossidanti e cardio-protettivi[2].

I flavanoli sono metaboliti secondari prodotti dalle piante. Essi non intervengono nei processi di riproduzione e sviluppo, ma potrebbero aiutare la pianta a gestire gli stress ambientali. I flavanoli potrebbero esercitare un'azione antiossidante e protettiva[3] sulle piante. Tuttavia, il loro ruolo rimane ancora poco chiaro.

Colore

A differenza dei loro parenti più stretti—antocianine e flavanoni—i flavanoli sono totalmente incolori[4]. Quando vengono estratte, queste molecole formano un liquido denso e privo di pigmento.

Si trovano anche in

Cosa sono i flavanoli?

I flavanoli sono presenti in vari tipi di frutta, cibo e bevande. In genere si trovano nella buccia e nei semi di frutta e verdura, ma non nella polpa.

I flavanoli possono essere rilevati[5] in abbondanti quantità in succhi di frutta, marmellate, mele, avocado, fichi, mango, fragole, cacao, ciliegie, tè nero, tè verde, vino rosso, vino bianco e porto.

Il fabbisogno di flavanolo è variabile in base alla dieta. Secondo alcune ricerche, in gran parte d'Europa l'apporto medio è pari a 50mg al giorno.

Ricerca scientifica

Gli studi preliminari evidenziano i potenziali effetti terapeutici dei flavanoli. A differenza di altri composti chimici, queste molecole non hanno ricevuto particolari attenzioni da parte della scienza. Tuttavia, alcune indagini circoscritte hanno prodotto risultati promettenti.

• Salute cardiaca

Le catechine, una tipologia di flavonoidi, potrebbero contribuire al benessere del cuore, grazie ai loro effetti antinfiammatori e antiossidanti.

L'epigallocatechina gallato (EGCG), principale catechina presente nel tè verde, potrebbe ridurre l'infiammazione vascolare[6] inibendo la generazione di monossido di azoto (NO). I ridotti livelli di NO possono diminuire l'esocitosi endoteliale.

Le cellule endoteliali costituiscono il rivestimento dei vasi sanguigni. L'esocitosi si verifica quando le vescicole di queste cellule si fondono con la membrana plasmatica. Di conseguenza, vengono rilasciate proteine pro-infiammatorie, che contribuiscono all'infiammazione vascolare—uno stato che precede l'arteriosclerosi (irrigidimento delle arterie).

Diverse ricerche hanno confermato gli effetti inibitori dei flavanoli sul NO. Uno studio[7] pubblicato sul Journal of Hypertension ha esaminato gli effetti del cacao, ricco di flavanoli, sulla vasodilatazione in soggetti sani.

Il cacao—componente principale del cioccolato—contiene dosi elevate di flavanoli, inclusi epicatechina, catechina e proantocianidine oligomeriche. Gli scienziati hanno somministrato ai volontari 821mg di cacao al giorno. Durante i cinque giorni dell'esperimento, hanno scoperto che il cacao provoca una notevole dilatazione dei vasi sanguigni a livello periferico. Ciò indica che gli alimenti ricchi di flavanoli potrebbero proteggere dalle malattie coronariche, inclusi gli infarti.

Cosa sono i flavanoli?

• Attività antiossidante

Grazie alla loro azione antiossidante, i flavanoli presenti nel tè verde potrebbero alleviare lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo è causato da diversi fattori, inclusi inquinamento, alimentazione ed esposizione ad agenti chimici. Tali circostanze possono creare uno squilibrio tra i radicali liberi e la capacità dell'organismo di eliminarli.

I radicali liberi—sottoprodotti tossici generati dal metabolismo dell'ossigeno—possono danneggiare le cellule e favorire lo sviluppo di disturbi cronici.

I flavanoli del tè verde esibiscono proprietà antiossidanti in diversi studi su cellule. Gli antiossidanti cedono un elettrone alle molecole di radicali liberi, interrompendo o attenuando il danno ossidativo da esse causato. I flavanoli EGCG e EGC presenti nel tè verde possono cedere un elettrone senza consumare troppa energia. Pertanto, la loro abilità di catturare i radicali liberi è superiore a quella di un altro celebre antiossidante, la vitamina E.

• Funzionalità cognitive e azione neuroprotettiva

Un articolo[8] pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology indica che i flavanoli potrebbero aiutare a contrastare i disturbi cognitivi. Tale effetto sarebbe legato alla capacità di queste molecole di aumentare l'afflusso di sangue al cervello.

Uno studio su soggetti umani[9] ha evidenziato che la somministrazione di cacao ricco di flavanoli per un'intera settimana (900mg al giorno) genera un aumento del flusso sanguigno a livello cerebrale e attenua le disfunzioni endoteliali. Tali risultati suggeriscono un potenziale effetto neuroprotettivo dei flavanoli, poiché gli scompensi cognitivi e la demenza sono collegati ad un ridotto apporto di sangue al cervello[10].

Oltre a proteggere il cervello, i flavanoli potrebbero migliorare le prestazioni di questo organo fondamentale. Un documento[11] pubblicato su Frontiers in Nutrition spiega gli effetti dei flavanoli del cacao sulle funzionalità cognitive, ipotizzando che il loro consumo nel breve termine potrebbe aumentare le capacità mnemoniche e i tempi di reazione. Un consumo a lungo termine, invece potrebbe “aumentare[sic] l'efficienza neurale”.

Sicurezza ed effetti collaterali

Il consumo di flavanoli del cacao in dosi fino a 2000mg al giorno per 12 settimane sembra sicuro per qualsiasi soggetto sano[12]. Tuttavia, le principali fonti di flavanoli—tè e cacao—contengono anche molecole stimolanti come la caffeina. Un consumo elevato di tali alimenti potrebbe quindi generare effetti collaterali associati alla caffeina, come nausea, nervosismo, insonnia, e battito cardiaco accelerato.

Fonti

[1] de Pascual-Teresa, S., Moreno, D. A., & García-Viguera, C. (2010). Flavanols and Anthocyanins in Cardiovascular Health: A Review of Current Evidence. International Journal of Molecular Sciences, 11(4), 1679–1703. https://doi.org/10.3390/ijms11041679 [Fonte]

[2] Higdon, J. V., & Frei, B. (2003). Tea Catechins and Polyphenols: Health Effects, Metabolism, and Antioxidant Functions. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 43(1), 89–143. https://doi.org/10.1080/10408690390826464 [Fonte]

[3] Samanta, A., Das, G., & Das, S. K. (2011, January 1). Roles of flavonoids in Plants. ResearchGate. https://www.researchgate.net/publication/279499208_Roles_of_flavonoids_in_Plants [Fonte]

[4] Das, A. B., Goud, V., & Das, C. (2019). Phenolic Compounds as Functional Ingredients in Beverages. Value-Added Ingredients and Enrichments of Beverages, 285–323. https://doi.org/10.1016/b978-0-12-816687-1.00009-6 [Fonte]

[5] Hollman, P. C., & Arts, I. C. (2000). Flavonols, flavones and flavanols – nature, occurrence and dietary burden. Wiley Online Library. Published. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/(SICI)1097-0010(20000515)80:7%3C1081::AID-JSFA566%3E3.0.CO;2-G [Fonte]

[6] Lin, Y. L., & Lin, J. K. (1997). Epigallocatechin-3-gallate blocks the induction of nitric oxide synthase by down-regulating lipopolysaccharide-induced activity of transcription factor nuclear factor-kappaB. PubMed. Published. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9281609/ [Fonte]

[7] Fisher, N., Hughes, M., & Gerhard-Herman, M. (2003). Flavanol-rich cocoa induces nitric-oxide-dependent vasodilation in healthy humans. Journal of Hypertension. Published. https://journals.lww.com/jhypertension/Abstract/2003/12000/Flavanol_rich_cocoa_induces_nitric_oxide_dependent.16.aspx [Fonte]

[8] Fisher, N., Sorond, F., & Hollenberg, N. (2006). Cocoa Flavanols and Brain Perfusion. Journal of Cardiovascular Pharmacology. Published. https://journals.lww.com/cardiovascularpharm/Fulltext/2006/06001/Cocoa_Flavanols_and_Brain_Perfusion.17.aspx [Fonte]

[9] Nehlig, A. (2013). The neuroprotective effects of cocoa flavanol and its influence on cognitive performance. NCBI. Published. https://doi.org/10.1111/j.1365-2125.2012.04378.x [Fonte]

[10] Leeuwis, A. E., Smith, L. A., & Melbourne, A. (2018). Cerebral Blood Flow and Cognitive Functioning in a Community-Based, Multi-Ethnic Cohort: The SABRE Study. NCBI. Published. https://doi.org/10.3389/fnagi.2018.00279 [Fonte]

[11] Socci, V., Tempesta, D., Desideri, G., de Gennaro, L., & Ferrara, M. (2017). Enhancing Human Cognition with Cocoa Flavonoids. Frontiers in Nutrition, 4. https://doi.org/10.3389/fnut.2017.00019 [Fonte]

[12] Ottaviani, J. I., Balz, M., Kimball, J., Ensunsa, J. L., Fong, R., Momma, T. Y., Kwik-Uribe, C., Schroeter, H., & Keen, C. L. (2015). Safety and efficacy of cocoa flavanol intake in healthy adults: a randomized, controlled, double-masked trial. The American Journal of Clinical Nutrition, 102(6), 1425–1435. https://doi.org/10.3945/ajcn.115.116178 [Fonte]

Fonti

[1] de Pascual-Teresa, S., Moreno, D. A., & García-Viguera, C. (2010). Flavanols and Anthocyanins in Cardiovascular Health: A Review of Current Evidence. International Journal of Molecular Sciences, 11(4), 1679–1703. https://doi.org/10.3390/ijms11041679 [Fonte]

[2] Higdon, J. V., & Frei, B. (2003). Tea Catechins and Polyphenols: Health Effects, Metabolism, and Antioxidant Functions. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 43(1), 89–143. https://doi.org/10.1080/10408690390826464 [Fonte]

[3] Samanta, A., Das, G., & Das, S. K. (2011, January 1). Roles of flavonoids in Plants. ResearchGate. https://www.researchgate.net/publication/279499208_Roles_of_flavonoids_in_Plants [Fonte]

[4] Das, A. B., Goud, V., & Das, C. (2019). Phenolic Compounds as Functional Ingredients in Beverages. Value-Added Ingredients and Enrichments of Beverages, 285–323. https://doi.org/10.1016/b978-0-12-816687-1.00009-6 [Fonte]

[5] Hollman, P. C., & Arts, I. C. (2000). Flavonols, flavones and flavanols – nature, occurrence and dietary burden. Wiley Online Library. Published. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/(SICI)1097-0010(20000515)80:7%3C1081::AID-JSFA566%3E3.0.CO;2-G [Fonte]

[6] Lin, Y. L., & Lin, J. K. (1997). Epigallocatechin-3-gallate blocks the induction of nitric oxide synthase by down-regulating lipopolysaccharide-induced activity of transcription factor nuclear factor-kappaB. PubMed. Published. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9281609/ [Fonte]

[7] Fisher, N., Hughes, M., & Gerhard-Herman, M. (2003). Flavanol-rich cocoa induces nitric-oxide-dependent vasodilation in healthy humans. Journal of Hypertension. Published. https://journals.lww.com/jhypertension/Abstract/2003/12000/Flavanol_rich_cocoa_induces_nitric_oxide_dependent.16.aspx [Fonte]

[8] Fisher, N., Sorond, F., & Hollenberg, N. (2006). Cocoa Flavanols and Brain Perfusion. Journal of Cardiovascular Pharmacology. Published. https://journals.lww.com/cardiovascularpharm/Fulltext/2006/06001/Cocoa_Flavanols_and_Brain_Perfusion.17.aspx [Fonte]

[9] Nehlig, A. (2013). The neuroprotective effects of cocoa flavanol and its influence on cognitive performance. NCBI. Published. https://doi.org/10.1111/j.1365-2125.2012.04378.x [Fonte]

[10] Leeuwis, A. E., Smith, L. A., & Melbourne, A. (2018). Cerebral Blood Flow and Cognitive Functioning in a Community-Based, Multi-Ethnic Cohort: The SABRE Study. NCBI. Published. https://doi.org/10.3389/fnagi.2018.00279 [Fonte]

[11] Socci, V., Tempesta, D., Desideri, G., de Gennaro, L., & Ferrara, M. (2017). Enhancing Human Cognition with Cocoa Flavonoids. Frontiers in Nutrition, 4. https://doi.org/10.3389/fnut.2017.00019 [Fonte]

[12] Ottaviani, J. I., Balz, M., Kimball, J., Ensunsa, J. L., Fong, R., Momma, T. Y., Kwik-Uribe, C., Schroeter, H., & Keen, C. L. (2015). Safety and efficacy of cocoa flavanol intake in healthy adults: a randomized, controlled, double-masked trial. The American Journal of Clinical Nutrition, 102(6), 1425–1435. https://doi.org/10.3945/ajcn.115.116178 [Fonte]

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