Il CBD Potrebbe Aiutare a Trattare i Disturbi Cognitivi

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Ultimamente stanno circolando numerosi studi sul CBD. Oggi, i cannabinoidi non spaventano più come in passato e i promettenti risultati della ricerca scientifica stanno affermando che le loro componenti non psicoattive, come il CBD, potrebbero avere importanti applicazioni terapeutiche (quando somministrate correttamente). Tra queste troviamo quelle relative al trattamento dei disturbi cognitivi, come il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza. Ciò ci ha spinti ad analizzare alcune di queste interessanti ricerche.

COS'È UN DISTURBO COGNITIVO?

Un disturbo cognitivo è un deterioramento cerebrale spesso caratterizzato da un'alterazione nelle funzioni cognitive di base, quali la percezione, la memoria, il linguaggio e la capacità di risolvere problemi. I tre principali tipi di disturbi cognitivi sono la demenza, l'amnesia e il delirio. L'ansia, gli sbalzi d'umore e i disturbi psicotici, per quanto responsabili di alcuni problemi della cognizione, non vengono generalmente considerati disturbi cognitivi.

CBD E COGNIZIONE

Anche se gli studi sugli effetti del CBD contro amnesia e delirio sono ancora scarsi, la ricerca sembra d'accordo nell'affermare che questo cannabinoide può offrire interessanti proprietà contro la demenza, in particolar modo contro il morbo di Alzheimer. Finora, i risultati sembrano promettenti.

Per non confondere troppo le idee, potremmo descrivere il morbo di Alzheimer come una condizione debilitante caratterizzata dalla formazione di placche sui neurotrasmettitori, la cui presenza ostacola la normale comunicazione tra le cellule cerebrali, causando la morte dei neuroni. Si pensa che ciò sia principalmente dovuto allo stress ossidativo causato dagli aggregati peptidici di beta-amiloide.

La ricerca che si sta occupando di questi effetti sembra aver ottenuto risultati incoraggianti. Il CBD, infatti, ha effetti neuroprotettivi e anti-apoptotici contro gli aggregati peptidici di beta-amiloide. In questa ricerca, le cellule cerebrali esposte a questi aggregati peptidici tendevano a deteriorarsi e a morire. Altre cellule cerebrali, precedentemente trattate con CBD e, successivamente, con aggregati peptidici, mostravano invece un aumento significativo della loro sopravvivenza e una riduzione della frammentazione del DNA. Anche se questo studio dimostra che il CBD non può ancora essere considerato un trattamento efficace al 100%, vengono evidenziate alcune interessanti proprietà terapeutiche.

RICERCA

 

Ovviamente, si tratta di un documento redatto da un team di ricercatori e gli studi in questo campo sono ancora agli inizi. Tuttavia, non è l'unica ricerca ad aver ottenuto risultati positivi. Un recente studio, ad esempio, condotto per verificare la sicurezza dell'olio di Cannabis terapeutica, ha scoperto che i cannabinoidi hanno effetti benefici nelle terapie contro problemi comportamentali e cognitivi associati alla demenza. Un'ulteriore ricerca, invece, ha rivelato che il sistema endocannabinoide influisce sui meccanismi modulari di neurodegenerazione, il che aprirebbe la strada a nuove applicazioni per trattare il morbo di Alzheimer. Questi sono solo alcuni degli studi condotti finora, ma sempre più ricercatori stanno mostrando interesse verso gli effetti dei cannabinoidi sul nostro funzionamento cognitivo.

Anche se molte di queste ricerche richiederebbero ulteriori approfondimenti per definire tutto il sistema e non solo il CBD, la scienza sta dimostrando che i cannabinoidi sono capaci di interagire con il nostro organismo, offrendo interessanti benefici. Tuttavia, c'è ancora molto da scoprire e, finora, le sperimentazioni cliniche sono state fatte solo su piccoli gruppi d'analisi. L'Alzheimer è una delle principali cause di morte nella nostra società moderna e il CBD non può ancora essere considerato un'alternativa terapeutica di facile accesso. Nonostante ciò, i risultati ottenuti mostrano che bisogna assolutamente andare avanti con le indagini. Per ora abbiamo solo affrontato le potenziali proprietà neuroprotettive del CBD da applicare in diverse terapie cliniche e la sua interazione per trattare disturbi come amnesia e delirio. Abbiamo solo graffiato la superficie di questo affascinante mondo!

 

 

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